sabato 9 ottobre 2010

La scultura italiana nel periodo neoclassico

"La scultura è per sua natura la forma artistica in cui più facilmente si evidenziano i risultati positivi e negativi del gusto neoclassico. Tra i portati negativi c'è il sostituirsi dello studio del modello vivente con la copia dei gessi tratti dalle statue antiche, troppo spesso di qualità scadente. È questo il momento più debole dell'evolversi dello stile, nel quale il­lustri artigiani non creano ma traducono in freddi e levigati marmi bianchi il canone classico. Oltre che nella statuaria monumen­tale, nella ritrattistica l'espressione individua­le diventa « tipo », così come le vesti contem­poranee lasciano il campo a semplici drappeggi o alla completa nudità. La purezza sot­tile di linee e volumi di questa scultura, ten­dente a un'astrazione affine alla ricerca geo­metrica dell'architettura, non è esente da una certa freddezza e monotonia.
Si devono alla grande personalità di Antonio Canova (1757-1822) i più alti risultati del­la scultura neoclassica.
Il classicismo del Canova fu ben lontano dalla raziocinante frigidità del suo contemporaneo, il danese Bertel Thorwaldsen (1770 - 1844), anche lui attivo a Roma e rappresentante del classicismo più integrale."
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Questo è solo un assaggio di quanto puoi trovare sul sito "La scultura italiana", il  cui link è: http://www.scultura-italiana.com/ (raggiungibile anche dal riquadro "IL PROF. CONSIGLIA..."). Puoi approfondire la conoscenza di Canova, Thorwaldsen ...e tanto altro ancora!

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