martedì 9 novembre 2010

La Palazzina di Caccia di Stupinigi




[Piccola sintesi della Palazzina di Stupinigi in previsione delle Olimpiadi. Buona lettura!]

La Palazzina di caccia di Stupinigi è un'opera di Filippo Juvarra ed è situata nella località di Stupinigi (comune di Nichelino), alla periferia sud-occidentale di Torino.

Fu costruita nel 1731 sotto
il regno di Carlo Emanuele III ma la costruzione venne ampliata durante i regni di Carlo Emanuele III e Vittorio Amedeo III con il contributo di altri architetti, tra i quali Prunotto, Bo e Alfieri.
Nel 1740 furono aggiunte altre due ali, ospitanti le scuderie e le rimesse agricole.
Dal 1919 la palazzina di Stupinigi ospita il Museo di arte e ammobiliamento, riunendo al suo interno molti mobili provenienti dalle residenze sabaude.
La palazzina ospita periodicamente mostre d'arte di livello internazionale.

Struttura

La pianta è a quattro bracci a croce di Sant’Andrea.
Bellissimo il giardino e affascinante il lungo viale che conduce alla palazzina, arrivando da Torino, fiancheggiato da cascine e scuderie.
Il nucleo centrale è costituito da un grande salone centrale a pianta ovale e a doppia altezza da cui partono quattro bracci più bassi: in essi sono situati gli appartamenti reali e quelli per gli ospiti.
Inoltre il salone è dotato di balconate ad andamento "concavo-convesso", sormontato dalla statua del "Cervo", opera di Francesco Ladatte.
L'interno è in Rococò italiano, costituito da materiali preziosi come lacche, porcellane, stucchi dorati e specchi.
Nel complesso sono presenti 137 camere e 17 gallerie, inoltre la costruzione si protende anteriormente racchiudendo un vasto cortile ottagonale, su cui si affacciano gli edifici di servizio.

Il Salone

Il salone, cuore della palazzina, presenta un grande affresco sulla volta, raffigurante il Trionfo di Diana, la dea della caccia.
Inoltre vi sono trentasei ventole in legno con teste di cervo che danno sfoggio di sé sulle pareti della sala e gli intarsi in legno dorato della balaustra.
Da segnalare, ancora, i quattro busti in marmo che sovrastano altrettanti ingressi al salone.

Anticamera della Regina

L' Anticamera della Regina è una delle quattro sale che si affacciano sul salone centrale della palazzina e venne affrescata tra il 1733 e il 1734 dal pittore Giovanni Battista Crosato.
In questa anticamera si trovano quattro tele ovali raffiguranti principesse di casa Savoia.

Anticamera del Re

L' Anticamera del Re venne affidata, come del resto altre ale della palazzina, alla supervisione di Giovanni Tommaso Prunotto.
La mobilia presente è in stile Luigi XV e Luigi XVI; di particolare pregio i sovraporte e le decorazioni su di esse, con tele di Pietro Domenico Olivero.

Sala degli Scudieri

Anch'essa, come le precedenti anticamere descritte, collegata al salone principale della palazzina, la Sala degli Scudieri fu uno dei primi ambienti della struttura ad essere affrescata, nel 1733.
In questa sala sono presenti scene di caccia nelle residenze sabaude.

Anticappella

Cappella dedicata a Sant'Uberto o, meglio appunto, anticappella, in relazione al vero e proprio spazio religioso realizzato dietro la parete maggiore.

Sala del Bonzanigo

La Sala di Bonzanigo è divenuta celebre per lo stipo (armadio di piccole dimensioni usato per custodire valori e carteggi importanti che in questo caso fungeva da libreria e scrivania) realizzato appunto dal Bonzanigo.
A staccare dal barocco delle decorazioni è la mobilia, in stile classicista, tra cui spicca la specchiera che incastona un ritratto ovale raffigurante Giuseppe Placido di Savoia, conte di Moriana.

Galleria dei ritratti

Ciò che oggi viene denominato come "galleria dei ritratti", un tempo era la sala adibita a scuderia.
Ai lati sono disposti cinquantaquattro tele raffiguranti membri della casa regnante.

Il giardino e il parco

Il complesso è inserito all'interno di un vastissimo giardino geometrico con un continuo succedersi di aiuole e viali: il parco circostante, delimitato da un muro di cinta ed intersecato da lunghi viali, fu progettato dal giardiniere francese Michael Benard nel 1740.
Nel 1992 è stato istituito il Parco naturale di Stupinigi, che si estende per quasi 1.700 ettari ed ha una discreta varietà faunistica.

Curiosità

  • Gli esterni della Palazzina di caccia di Stupinigi hanno ospitato tutte le puntate della 27ª edizione di Giochi senza frontiere
  • La palazzina ha ospitato le riprese di alcune scene delle fiction Mediaset "Elisa di Rivombrosa".
  • Nell'Ottocento la palazzina ospitò per diversi anni un elefante indiano maschio.L'elefante Fritz divenne famoso, ma dopo qualche anno impazzì e incominciò a distruggere ciò che lo circondava (i segni sono ancora visibili sulle parti in legno).L'elefante venne abbattuto e donato al museo zoologico dell'università di Torino.Attualmente è in mostra presso il Museo regionale di scienze naturali di Torino.

4 commenti:

  1. Mi sono permesso di aggiungere un'immagine a completamento.

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  2. potete aiutarmi a capire come faccio per aggiungere qualcosa al blog?perche dire che non ci capisco nulla è poco!comunque bello romina!

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